martedì 21 agosto 2018

Un Papa Santo: San Pio X°.



San Pio X° al secolo Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese il 2 giugno del 1835 in provincia di Treviso, fu secondo di dieci figli, di estrazione sociale umile. 
Ricevette una borsa di studio, grazie all’aiuto del Patriarca di Venezia e dopo otto anni fu consacrato sacerdote. 
Nel 1858 divenne cappellano nella parrocchia di Tombolo e nel 1867 fu nominato arciprete di Salzano e canonico della cattedrale di Treviso con incarichi di cancelliere vescovile e direttore del locale seminario. 
Nel 1884 fu elevato a vescovo di Mantova, quindi divenne Patriarca di Venezia, nomina che non gli fu facilmente assegnata infatti, prima della conferma della stessa da parte del Re dovette attendere ben diciotto mesi prima di prendere possesso del Patriarcato veneziano.
 Nel 1893 divenne cardinale, il 4 agosto del 1903, dopo un conclave molto agitato a seguito del veto asburgico sulla nomina del papa in pectore, Rampolla, privilegio che spettava ad alcuni sovrani cattolici molto importanti, il Sacro Conclave ripiegò sul Patriarca di Venezia. 

Fu incoronato Papa col nome di Pio X° il 09 agosto dello stesso anno, molto simpatica è la vicenda legata al ballo del tango, secondo alcuni ecclesiastici della curia romana, esso era un ballo peccaminoso, allora prima di pronunciarsi per la censura il Papa chiese che due ballerini di mostrargli questa “peccaminosa danza” esibendosi dinnanzi a lui.
 Al termine della esibizione il pontefice esclamò: “Mi me pàr che sia più bèo el bàeo a ‘ea furlana; ma no vedo che gran pecài ghe sia in stò novo bàeo” ( a me sembra che sia più bello il ballo della furlana; ma non vedo che grandi peccati vi siano in questo nuovo ballo). 
Dispose per questo la revoca della sanzione ecclesiastica prevista per chi lo avesse praticato, questo episodio ispirò il poeta Trilussa a scrivere la nota poesia "Tango e Furlana".
Nel 1908 Pio X creò il primo Cardinale sudamericano della storia della Chiesa elevando il vescovo Joaquim Arcoverde Cavalcanti, ripristinò l'età minima per la prima comunione, revocata a seguito degli influssi giansenisti nelle gerarchie ecclesiali.

Morì a Roma il 20 agosto del 1914 alle ore 1.15, fu beatificato il 03 giugno del 1951 ed elevato agli onori degli altari il 29 maggio del 1954 da Papa Pio XII°. 
A cura  di Sisto Massimiliano.

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