
Il vescovo Petronio chiese se quella immagine potesse rimanere a Molfetta per poter abbellire l'altare maggiore della nuova chiesa, ma il prelato essendovi
particolarmente legato non
voleva separarsene.
Neanche l'intervento delle autorità locali riuscirono a
smuoverlo, così arrivò il giorno della partenza ed il corteo giunto dinnanzi
alla chiesa in costruzione si bloccò, neppure le sferzate date dai cocchieri
dissuasero i cavalli a muoversi.
Il prelato ripensando alle insistenze fatte, attribuì questa situazione alla volontà del santo di fare restare qui la sua effigie per cui donò alla Fabbrica della Chiesa di San Domenico quel quadro che ancora oggi
è venerato sull'altare maggiore.
A cura di Sisto Massimiliano.
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