sabato 25 agosto 2018

La notte della Taranta.



Prime notizie storiche sulla pizzica risalgono a partire dal XIV secolo quando questo ballo era legato alla cura del veleno dei morsi delle tarantole e degli scorpioni locali, divenendo quasi una pratica terapeutica praticata sino agli anni cinquanta.

Ma si narra che il 20 aprile del 1797 quando, in una visita diplomatica, venne a Taranto Ferdinando IV di Borbone la nobiltà tarantina diedero in suo onore un ballo dove si esibirono nella pizzica.

Invero in tutta la zona pugliese la pizzica è un ballo che ha avuto una certa diffusione conosciuto per lo più ai molti come tarantella, ma il fenomeno della pizzica e del suo retaggio storico lo ritroviamo essenzialmente nei territori pugliesi della Bassa Murgia e nel Salento.

La pizzica per la cura dei morsi delle tarantole ha un ritmo più frenetico rispetto a quello che si ballava nelle feste, e a seconda del partner con ci si esibiva aveva persino ritmi e velocità diverse, infatti oltre che alle ballate tra uomo e donna, la taranta poteva essere coreografata anche tra uomo e uomo ed in questo caso diventava una vera e propria danza competitiva in cui i partecipanti mostravano le proprie doti di agilità e velocità.

Una particolare pizzica taranta è quella che si balla a San Vito dei Normanni, questa è nota come il Ballo di San Vito, sebbene questa non tragga le radici nella cristianità lo si può far risalire a ritmi e danze tribali dei popoli autoctoni salentini.


La particolarità del Ballo di San Vito era quello di far ballare la tarantolata o il tarantolato in acqua in modo frenetico per scacciare gli effetti del veleno di quelli aracnidi; oggi la taranta è ricordata più come danza folkloristica.

Una manifestazione pugliese che si rinnova di anno in anno a Melpignano è quella della Notte della Taranta oggi diventato il più importante festival folk europeo e italiano dove per tutta la notte si susseguono artisti che reinterpretano brani propri o locali coi ritmi proprio della taranta.

A cura di Sisto Massimiliano

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