mercoledì 29 agosto 2018

Aspettando la Grande Festa: Nascita di un culto.




Il culto della Vergine dei Martiri nasce e si sviluppa attorno all’icona che si venera nella chiesa omonima e che per i bizantini rappresentava la Madonna della Tenerezza. Il suo titolo come Regina dei Martiri gli fu assegnato grazie al fatto della presenza dell’Ospedale dei Crociati. Infatti per la chiesa i pellegrini che tornavano dalla Terra Santa oltre che i crociati che avevano le ultime cure presso la struttura molfettese erano da considerarsi martiri, infatti accanto all’ospedale medesimo esisteva un cimitero dove i resti di questi valorosi riposarono. Il culto della Madonna dei Martiri si è sviluppato sino dal suo arrivo nella città molfettese e le cronache agiografiche enunciano numerosi miracoli di cui ne elenchiamo alcuni:

-          Nel 1471 una nave a seguito della tempesta perse il timone e l’albero maestro oltre che gli strumenti di governo dell’imbarcazione, così il capitano della nave invocò l’intervento salvifico della Regina dei Martiri per salvare se e l’equipaggio della nave, cui aveva obbligato di pregare con lui la Vergine, di dare la metà del carico della nave al suo arrivo qualora si fossero salvati. Detto il voto comparve sulla prua della nave l’immagine della Vergine che condusse miracolosamente all’isola di Corfù la nave. Su di essa inoltre vi era un ebreo malato di lebbra il quale pregò anch’egli la Madonna e la stessa stese il suo manto pietoso sul malato, egli per ringraziamento dell’intervento divino si convertì al cristianesimo.

-          Nel 1485 una nave di corsari saraceni saccheggiò e mise a ferro e fuoco il Santuario della vergine, ma il fuoco inspiegabilmente non fece alcun danno alla icona e ne al luogo santo, intanto i corsari volevano partire ma gli fu impedito da una bonaccia che tutti i marinai attribuirono al gesto sacrilego effettuato per cui resero il maltolto e solo dopo riuscirono a ripartire.

-          Nel 1529 prima del sacco della città il capo delle forze francesi chiese di comunicare col Vescovo il quale arrivò in pompa magna chiedendogli se i cittadini molfettesi avrebbero opposto resistenza ed il Vescovo gli riferì che gli stessi erano ormai rassegnati alla loro sorte, ma mentre proferiva queste parole il generale francese alzò lo sguardo sulle mura cittadine e notò che vi aleggiava un castello con uno stuolo di armati al cui centro vi era l’immagine della Vergine Maria e ai lati i santi Corrado e Nicola. Allorchè il generale sentendosi preso in giro schiaffeggiò il vescovo, egli rimase attonito per il gesto ricevuto chiedendo la motivazione dello stesso e il generale gli indicò da cosa fosse partito il suo comportamento.


-          Nel 1530 la città fu assediata da un esercito francese il quale vide sulle alte mura cittadine l’immagine della Vergine e ciò portò la ritirata degli astanti.

-          Altri miracoli meno eclatanti sono quelli della guarigione degli storpi, dei ciechi, muti e piagati e delle partorienti oltre della liberazione di prigionieri ingiustamente detenuti alcuni casi storicamente avvenuti sono quello di Marinelli Antonio che si trovò fuori dal carcere nottetempo prima della sua esecuzione 1530 o stessa grazia toccò a Fabrizio di Monte nel 1546 solo perche’ si erano affidati al patrocinio della Vergine.

Saverio La Sorsa in uno dei suoi scritti poi, ritiene che come protettore del mare e dei suoi naviganti non vi è nessuno che può equiparare i poteri materni di protezione al pari della Madonna dei Martiri.

A cura di Sisto Massimiliano.
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