Gian Battista Cybo nacque a Genova da Arcano Cybo e da Teodorina
de' Mari nel 1432. Il padre, Senatore Romano ed in seguito fu nominato Vicere'
del Regno di Napoli per cui in giovane età dovette spostarsi con la famiglia
nella capitale borbonica dove fu ammesso alla corte napoletana. Durante l’adolescenza
godette di tutti i piaceri che la mondanità potesse offrirgli, persino quella
di avere sette figli di cui solo due ne riconobbe
Teodorina e Franceschetto mentre gli altri invece divennero solo dei nipoti del
futuro presule.
Dopo la morte del padre nel 1457, e avendo terminato i suoi studi a Padova, Gian Battista si accostò alla fede cattolica anche grazie al suo mentore Cardinale Filippo Calandrini che lo convertì sino a portarlo sotto la sua protezione ordinandolo sacerdote. Si trasferì a Roma dove riuscì ad entrare nelle grazie di Papa Sisto IV e dal quale ebbe dapprima l'incarico di Vescovo di Savona dove il suo pontificato non fu lungo a causa di dissidi con gli Sforza, signori di Savona e pertanto il Papa lo incaricò per un'altra diocesi quella di Molfetta. Era il 1472.
Monsignor Cybo pero' ebbe diversi incarichi anche a livello curiale romano quando fu nominato sempre da Papa Sisto IV Cardinale presbitero prima di santa Balbina e poi di Santa Cecilia. Papa Sisto morì il 12 agosto del 1484 ed il 26 agosto i cardinali furono riuniti in conclave. Dalle due fazioni che si fronteggiarono nel collegio cardinalizio capeggiate dai Della Rovere e dai Borgia, uscì per accordo una terza via ovvero quella di un pontificato di transizione e per questo venne scelto l'amato Cardinale Cybo che per il suo comportamento era stimato dalla Curia romana. Una volta eletto al soglio pontificio il Cardinale Gian Battista Cybo prese il nome di Innocenzo VIII. Con la sua elezione per la prima volta fu letta la menzione di nomina del pontefice che tutti conosciamo oggi ossia dell'"Habemus Papam".
Dopo la morte del padre nel 1457, e avendo terminato i suoi studi a Padova, Gian Battista si accostò alla fede cattolica anche grazie al suo mentore Cardinale Filippo Calandrini che lo convertì sino a portarlo sotto la sua protezione ordinandolo sacerdote. Si trasferì a Roma dove riuscì ad entrare nelle grazie di Papa Sisto IV e dal quale ebbe dapprima l'incarico di Vescovo di Savona dove il suo pontificato non fu lungo a causa di dissidi con gli Sforza, signori di Savona e pertanto il Papa lo incaricò per un'altra diocesi quella di Molfetta. Era il 1472.
Monsignor Cybo pero' ebbe diversi incarichi anche a livello curiale romano quando fu nominato sempre da Papa Sisto IV Cardinale presbitero prima di santa Balbina e poi di Santa Cecilia. Papa Sisto morì il 12 agosto del 1484 ed il 26 agosto i cardinali furono riuniti in conclave. Dalle due fazioni che si fronteggiarono nel collegio cardinalizio capeggiate dai Della Rovere e dai Borgia, uscì per accordo una terza via ovvero quella di un pontificato di transizione e per questo venne scelto l'amato Cardinale Cybo che per il suo comportamento era stimato dalla Curia romana. Una volta eletto al soglio pontificio il Cardinale Gian Battista Cybo prese il nome di Innocenzo VIII. Con la sua elezione per la prima volta fu letta la menzione di nomina del pontefice che tutti conosciamo oggi ossia dell'"Habemus Papam".
Papa
Innocenzo ereditò le finanze dello Stato della Chiesa molto disastrate, per
questo dovette riordinare la curia papale alfine di razionalizzare le spese ed
al contempo fare cassa con la vendita di posti in Vaticano. Questa strategia
portò in breve a rimettere le finanze in ordine. Inoltre il Papa era una
persona innovativa e sebbene cagionevole di salute, sicuramente sfruttava
quelle che erano le tecnologie dell'epoca. Infatti nel 1484 il 5 dicembre
emano' la prima enciclica su carta stampata la “Summis Desiderantes”. Questa fu
una bolla papale che molti identificarono come la pietra miliare nella pratica
della inquisizione cattolica, ma invece l'elemento innovatore era quello che il
Papa non voleva che gli inquisitori facessero del male a quei malcapitati, ma
voleva semplicemente punirli e spogliarne dei beni.
Lo stesso Papa pero' non ebbe certo parole di disprezzo per l'inquisizione spagnola che come sappiamo usava metodi cruenti per la estorsione della pseudo verità. Nel 1487 indisse la crociata contro i Valdesi che si rivelò fallimentare. Il Papa non tollerò il pensiero di Pico della Mirandola, tanto che ne mise all'indice il suo manuale di philosophia ed arrivo' persino ad imprigionarlo. Lo stesso fervente religioso Papa Innocenzo tra le altre cose che gli si ascrivono, da fine politico quale era, avendo avuto il rifiuto dei monarchi cristiani per una nuova crociata in Terra Santa, fece portare a Roma il fratello del sultano ottomano, lasciato da questi in custodia ai Cavalieri di Rodi per evitare che vi fosse da lui ordito un regicidio per toglierli il sultanato. Quindi Innocenzo a fronte dell'impegno del Sultano di non attaccare i regni cristiani presenti nei balcani, tenne in una prigione dorata nel Palazzo Apostolico il principe, lucrando dal sovrano turco, tra l'altro, ben 40.000 ducati d'oro annui.
Nel 1492 il 2 gennaio pochi mesi prima della sua morte, Papa Innocenzo assistette alla fine della Reconquista spagnola con la presa di Granada. Per l'unificazione sotto un unico regno cattolico di tutta la Penisola Iberica, il Papa fece guadagnare al monarca spagnolo Ferdinando II d' Aragona ed a Isabella di Castiglia il titolo, in perpetuo, di "Maestà Cattolica". Morì a Roma il 25 luglio del 1492, giorno del suo compleanno. La salma fu tumulata nella Basilica Vaticana costantiniana e differentemente dalle altre è l'unica rimasta nella nuova Basilica. Sul suo monumento funebre si legge: "Durante il suo regno la scoperta di un Nuovo Mondo".
Lo stesso Papa pero' non ebbe certo parole di disprezzo per l'inquisizione spagnola che come sappiamo usava metodi cruenti per la estorsione della pseudo verità. Nel 1487 indisse la crociata contro i Valdesi che si rivelò fallimentare. Il Papa non tollerò il pensiero di Pico della Mirandola, tanto che ne mise all'indice il suo manuale di philosophia ed arrivo' persino ad imprigionarlo. Lo stesso fervente religioso Papa Innocenzo tra le altre cose che gli si ascrivono, da fine politico quale era, avendo avuto il rifiuto dei monarchi cristiani per una nuova crociata in Terra Santa, fece portare a Roma il fratello del sultano ottomano, lasciato da questi in custodia ai Cavalieri di Rodi per evitare che vi fosse da lui ordito un regicidio per toglierli il sultanato. Quindi Innocenzo a fronte dell'impegno del Sultano di non attaccare i regni cristiani presenti nei balcani, tenne in una prigione dorata nel Palazzo Apostolico il principe, lucrando dal sovrano turco, tra l'altro, ben 40.000 ducati d'oro annui.
Nel 1492 il 2 gennaio pochi mesi prima della sua morte, Papa Innocenzo assistette alla fine della Reconquista spagnola con la presa di Granada. Per l'unificazione sotto un unico regno cattolico di tutta la Penisola Iberica, il Papa fece guadagnare al monarca spagnolo Ferdinando II d' Aragona ed a Isabella di Castiglia il titolo, in perpetuo, di "Maestà Cattolica". Morì a Roma il 25 luglio del 1492, giorno del suo compleanno. La salma fu tumulata nella Basilica Vaticana costantiniana e differentemente dalle altre è l'unica rimasta nella nuova Basilica. Sul suo monumento funebre si legge: "Durante il suo regno la scoperta di un Nuovo Mondo".
Partiamo
proprio dalla morte di Papa Innocenzo VIII avvenuta come dicevo il 25 luglio
1492. Sulla sua tomba un epitaffio funebre molto strano che recita: "Novi
orbis suo aevo inventi gloria" ossia "Durante il suo regno la gloria
della scoperta del Nuovo Mondo". Sappiamo dalla storia ufficiale che il 03
di agosto del 1492 partirono da Palos tre caravelle alla volta della rotta
delle Indie. Ma di fatto questo nella realtà fu una scelta ben calibrata dai
regnanti spagnoli. Infatti già mesi prima si ebbe l'ordine di costituire 3
equipaggi e tre caravelle che avrebbero dovuto viaggiare per mesi, quindi sotto
legida di Papa Innocenzo. La lungimirante monarca spagnola così sapendo la
cagionevole salute del pontefice attese che questi morisse per attendere la
salita al soglio pontificio del Cardinale Rodriguez Borgia spagnolo. I sovrani
spagnoli non dovettero attendere molto che dopo i novenali, il Conclave si
espresse nominando proprio il Borgia come successore di Pietro prendendo questi
il nome di Alessandro VI. Il nuovo Papa già nel 1489 aveva incontrato
segretamente Pizon ,uno dei tre comandanti delle caravelle per parlare dei fini
che i regnanti spagnoli si attendevano da questa spedizione.
Niente
di piu' facile per un prelato di alto rango quale era il Borgia di detenere dei
documenti importanti ed antichissimi: le mappe e le rotte con l'individuazione
delle correnti marine migliori per raggiungere il nuovo mondo. Queste erano
entrate in possesso di molti ecclesiastici di alto rango tra cui anche il Papa
defunto Innocenzo, perche' tra il 1437 e 1439 a Firenze venne, su volontà di
Lorenzo il Magnifico, che fosse fatto un Concilio per riappacificare le Chiese
di Oriente ed Occidente, e proprio in quella sede si ebbe la riscoperta di
questi documenti. Tra cui la mappa che consegno' un dotto ebreo di nome Elliseo
al domenicano Gemistio.
Inoltre
nell'Archivio della Cattedrale di Monreale a Palermo erano state ritrovate
molte carte nautiche del tempo dei romani che indicavano appunto rotte utili
per raggiungere dalle zone fredde di un nuovo territorio molto ricco. E di
questo era informato Papa Innocenzo infatti lui e' ricordato tra l'altro nella
storia come "Praecursor Siciliane". Queste ultime mappe furono cedute
dall'Arcivescovo di Palermo al comandante Cartier del Regno Francese per
raggiungere proprio le terre conosciute oggi col nome di Canada era il 1539.
Coincidenze? Oppure Innocenzo VIII, ricco genovese aveva ingaggiato prima il
Cristoforo Colombo per raggiungere il nuovo mondo quando questi cercava
finanziatori? Fatto resta che la storia sin qui dettata parla di:
1.
Isabella di Castiglia che attese la morte del Papa per inscenare la partenza
delle caravelle;
2.
la richiesta dei regnati spagnoli di finanziamenti per l'attraversata alle
famiglie genovesi tra cui proprio quella dei Cybo impegnando i gioielli della
corona;
3.
Furono prese e confiscate e poi distrutte tutte le antiche mappe che erano
state date a Colombo per raggiungere l'America;
4.
Il Papa Alessandro VI essendo amico dei regnanti di Spagna nulla chiese in
termini economici o di terre da donare al Regno Pontificio nelle nuove
conquiste americane, cosa che invece avrebbe potuto e voluto chiedere Papa
Innocenzo come di fatto finanziatore e coordinatore dell’impresa grazie ai
documenti presi da Monreale.
A cura di Sisto Massimiliano.
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