lunedì 30 luglio 2018

Un po' di Molfetta nella scoperta dell'America.


Gian Battista Cybo nacque a Genova da Arcano Cybo e da Teodorina de' Mari nel 1432. Il padre, Senatore Romano ed in seguito fu nominato Vicere' del Regno di Napoli per cui in giovane età dovette spostarsi con la famiglia nella capitale borbonica dove fu ammesso alla corte napoletana. Durante l’adolescenza godette di tutti i piaceri che la mondanità potesse offrirgli, persino quella di avere sette figli di cui solo due ne riconobbe Teodorina e Franceschetto mentre gli altri invece divennero solo dei nipoti del futuro presule. 

Dopo la morte del padre nel 1457, e avendo terminato i suoi studi a Padova, Gian Battista si accostò alla fede cattolica anche grazie al suo mentore Cardinale Filippo Calandrini che lo convertì sino a portarlo sotto la sua protezione ordinandolo sacerdote. Si trasferì a Roma dove riuscì ad entrare nelle grazie di Papa Sisto IV e dal quale ebbe dapprima l'incarico di Vescovo di Savona dove il suo pontificato non fu lungo a causa di dissidi con gli Sforza, signori di Savona e pertanto il Papa lo incaricò per un'altra diocesi quella di Molfetta. Era il 1472. 

Monsignor Cybo pero' ebbe diversi incarichi anche a livello curiale romano quando fu nominato sempre da Papa Sisto IV Cardinale presbitero prima di santa Balbina e poi di Santa Cecilia. Papa Sisto morì il 12 agosto del 1484 ed il 26 agosto i cardinali furono riuniti in conclave. Dalle due fazioni che si fronteggiarono nel collegio cardinalizio capeggiate dai Della Rovere e dai Borgia, uscì per accordo una terza via ovvero quella di un pontificato di transizione e per questo venne scelto l'amato Cardinale Cybo che per il suo comportamento era stimato dalla Curia romana. Una volta eletto al soglio pontificio il Cardinale Gian Battista Cybo prese il nome di Innocenzo VIII. Con la sua elezione per la prima volta fu letta la menzione di nomina del pontefice che tutti conosciamo oggi ossia dell'"Habemus Papam".

Papa Innocenzo ereditò le finanze dello Stato della Chiesa molto disastrate, per questo dovette riordinare la curia papale alfine di razionalizzare le spese ed al contempo fare cassa con la vendita di posti in Vaticano. Questa strategia portò in breve a rimettere le finanze in ordine. Inoltre il Papa era una persona innovativa e sebbene cagionevole di salute, sicuramente sfruttava quelle che erano le tecnologie dell'epoca. Infatti nel 1484 il 5 dicembre emano' la prima enciclica su carta stampata la “Summis Desiderantes”. Questa fu una bolla papale che molti identificarono come la pietra miliare nella pratica della inquisizione cattolica, ma invece l'elemento innovatore era quello che il Papa non voleva che gli inquisitori facessero del male a quei malcapitati, ma voleva semplicemente punirli e spogliarne dei beni. 

Lo stesso Papa pero' non ebbe certo parole di disprezzo per l'inquisizione spagnola che come sappiamo usava metodi cruenti per la estorsione della pseudo verità. Nel 1487 indisse la crociata contro i Valdesi che si rivelò fallimentare. Il Papa non tollerò il pensiero di Pico della Mirandola, tanto che ne mise all'indice il suo manuale di philosophia ed arrivo' persino ad imprigionarlo. Lo stesso fervente religioso Papa Innocenzo tra le altre cose che gli si ascrivono, da fine politico quale era, avendo avuto il rifiuto dei monarchi cristiani per una nuova crociata in Terra Santa, fece portare a Roma il fratello del sultano ottomano, lasciato da questi in custodia ai Cavalieri di Rodi per evitare che vi fosse da lui ordito un regicidio per toglierli il sultanato. Quindi Innocenzo a fronte dell'impegno del Sultano di non attaccare i regni cristiani presenti nei balcani, tenne in una prigione dorata nel Palazzo Apostolico il principe, lucrando dal sovrano turco, tra l'altro, ben 40.000 ducati d'oro annui. 

Nel 1492 il 2 gennaio pochi mesi prima della sua morte, Papa Innocenzo assistette alla fine della Reconquista spagnola con la presa di Granada. Per l'unificazione sotto un unico regno cattolico di tutta la Penisola Iberica, il Papa fece guadagnare al monarca spagnolo Ferdinando II d' Aragona ed a Isabella di Castiglia il titolo, in perpetuo, di "Maestà Cattolica". Morì a Roma il 25 luglio del 1492, giorno del suo compleanno. La salma fu tumulata nella Basilica Vaticana costantiniana e differentemente dalle altre è l'unica rimasta nella nuova Basilica. Sul suo monumento funebre si legge: "Durante il suo regno la scoperta di un Nuovo Mondo". 
Partiamo proprio dalla morte di Papa Innocenzo VIII avvenuta come dicevo il 25 luglio 1492. Sulla sua tomba un epitaffio funebre molto strano che recita: "Novi orbis suo aevo inventi gloria" ossia "Durante il suo regno la gloria della scoperta del Nuovo Mondo". Sappiamo dalla storia ufficiale che il 03 di agosto del 1492 partirono da Palos tre caravelle alla volta della rotta delle Indie. Ma di fatto questo nella realtà fu una scelta ben calibrata dai regnanti spagnoli. Infatti già mesi prima si ebbe l'ordine di costituire 3 equipaggi e tre caravelle che avrebbero dovuto viaggiare per mesi, quindi sotto legida di Papa Innocenzo. La lungimirante monarca spagnola così sapendo la cagionevole salute del pontefice attese che questi morisse per attendere la salita al soglio pontificio del Cardinale Rodriguez Borgia spagnolo. I sovrani spagnoli non dovettero attendere molto che dopo i novenali, il Conclave si espresse nominando proprio il Borgia come successore di Pietro prendendo questi il nome di Alessandro VI. Il nuovo Papa già nel 1489 aveva incontrato segretamente Pizon ,uno dei tre comandanti delle caravelle per parlare dei fini che i regnanti spagnoli si attendevano da questa spedizione.

Niente di piu' facile per un prelato di alto rango quale era il Borgia di detenere dei documenti importanti ed antichissimi: le mappe e le rotte con l'individuazione delle correnti marine migliori per raggiungere il nuovo mondo. Queste erano entrate in possesso di molti ecclesiastici di alto rango tra cui anche il Papa defunto Innocenzo, perche' tra il 1437 e 1439 a Firenze venne, su volontà di Lorenzo il Magnifico, che fosse fatto un Concilio per riappacificare le Chiese di Oriente ed Occidente, e proprio in quella sede si ebbe la riscoperta di questi documenti. Tra cui la mappa che consegno' un dotto ebreo di nome Elliseo al domenicano Gemistio.

Inoltre nell'Archivio della Cattedrale di Monreale a Palermo erano state ritrovate molte carte nautiche del tempo dei romani che indicavano appunto rotte utili per raggiungere dalle zone fredde di un nuovo territorio molto ricco. E di questo era informato Papa Innocenzo infatti lui e' ricordato tra l'altro nella storia come "Praecursor Siciliane". Queste ultime mappe furono cedute dall'Arcivescovo di Palermo al comandante Cartier del Regno Francese per raggiungere proprio le terre conosciute oggi col nome di Canada era il 1539. Coincidenze? Oppure Innocenzo VIII, ricco genovese aveva ingaggiato prima il Cristoforo Colombo per raggiungere il nuovo mondo quando questi cercava finanziatori? Fatto resta che la storia sin qui dettata parla di:

1. Isabella di Castiglia che attese la morte del Papa per inscenare la partenza delle caravelle;

2. la richiesta dei regnati spagnoli di finanziamenti per l'attraversata alle famiglie genovesi tra cui proprio quella dei Cybo impegnando i gioielli della corona;

3. Furono prese e confiscate e poi distrutte tutte le antiche mappe che erano state date a Colombo per raggiungere l'America;

4. Il Papa Alessandro VI essendo amico dei regnanti di Spagna nulla chiese in termini economici o di terre da donare al Regno Pontificio nelle nuove conquiste americane, cosa che invece avrebbe potuto e voluto chiedere Papa Innocenzo come di fatto finanziatore e coordinatore dell’impresa grazie ai documenti presi da Monreale.
A cura di Sisto Massimiliano.

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