venerdì 20 luglio 2018

Storia di una coraggiosa popolana: Rosa Picca.



La ragazza era di estrazione popolare, scrivono le cronache del tempo, il giorno 20 luglio del 1529 era vicino alla finestra della sua abitazione in via sant’Orsola perché essendovi le barricate nella città per drenare i francesi, i cittadini molfettesi, nobili e plebei combattettero fianco a fianco per salvare l'abitato dalle efferatezze francesi purtroppo senza successo. 
Tra coloro che persero la vita in questa lotta vi fu anche il padre di Rosa Picca. 
Lei vide la scena della uccisione del padre e stava confortando per questo sua madre; erano sole in casa. 
Da quella via tra la calca passava un capitano francese che scorse la giovane donna dalla finestra e così salì sino alla abitazione per abusare di lei. 

Rosa per evitare che fosse compromesso il suo onore si gettò dalla finestra della sua abitazione a capo chino sulla pubblica via, l’impatto fu rovinoso per la giovane che morì sul colpo. 
Il capitano allora andò in strada per verificare se della bella donna intravista di sfuggito vi fosse ancora un anelito di vita, ma la madre della malcapitata visto che il militare era  sul corpo esanime della figlia prese un tufo e glielo gettò sulla testa. 
Il francese morì sul colpo. Il capitano francese ebbe ugualmente sepoltura nel Duomo di Molfetta nella cappella di Santa Maria ad Nives con la dicitura sulla sua tomba “ter terrigna terra” il cui motto allude al modo in cui egli ha perso la vita ovvero “nato di terra, colpito di terra, tornato in terra”.

A cura di Sisto Massimiliano

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