Valentina, nacque in Bielorussia
il 6 marzo del 1937 nei pressi di Jaroslavl in un villaggio sul fiume Volga,
figlia di un militare morto nella seconda guerra mondiale, la sua infanzia fu
difficile costellata da privazioni e da una intensa attività di lavoro in
fabbrica per sostentare la famiglia, così la giovane e piccola Valentina
dovette dapprima lavorare in una industria di pneumatici per poi passare a una
di cavi elettrici dove lavorò nella stireria aziendale, durante questo ultimo
periodo frequentò la scuola serale per diventare tecnico, diploma che conseguì
brillantemente nel 1960.
La sua passione per il volo spaziale iniziò ad
affiorare già nel 1955 volendo emulare il suo mito Jurij Gagarin, così decise
di iscriversi, previo il superamento dell’esame, al programma per cosmonaute
che assieme ad altre sue colleghe passò a pieni voti.
Così dopo gli
addestramenti del caso, il 16 giugno del 1963 venne lanciata nello spazio dove
vi rimase per tre giorni interi compiendo circa 49 orbite terresti, il suo
nomignolo per le comunicazioni radio era “gabbiano” tornò in patria il 19
giugno dove venne accolta come eroina tanto che le fu conferita una Alta
onorificenza quale Pilota-cosmonauta dell'Unione Sovietica.
Valentina
Tereshkova ha 26 anni e vola in orbita. L'astronauta americano più giovane ha
10 anni più di lei. Valentina è la versione femminile di Yuri Gagarin, una
bella faccia acqua e sapone, una espressione dolce.
Ancora una volta: la figlia
ideale per ogni famiglia. Valentina però vola sui caccia MIG dell'aviazione
sovietica, ha effettuato 120 lanci con il paracadute, sta studiando ingegneria
aerospaziale. E' vero che negli anni successivi le donne scompariranno dai
programmi spaziali sovietici, ma al momento il bersaglio è centrato: inevitabile
un confronto sulla condizione della donna in Russia e in occidente.
Questi
primi anni 60 del secolo scorso, oltretutto, sono i migliori per le condizioni
economiche dell'Unione Sovietica, segnati da un livello di benessere abbastanza
diffuso, seguito da quei decenni di progressivo declino che portarono alla
crisi del 1989.
La sua popolarità si accrebbe nel tempo, anche perché del suo
gruppo di argonaute solo lei è riuscita effettivamente ad andare nello spazio,
per questo fu celebrata persino con un francobollo commemorativo mantenuto
nelle stampe sino al 1974. A maggio del 1966 venne eletta a far parte del
Soviet Supremo dell'URSS e a maggio del 1968 divenne presidente del comitato
donne dell'Unione Sovietica.
Nel 1971 divenne membro del Comitato Centrale del
PCUS. A partire dal 1974 fece parte del Presidium del Soviet Supremo e dal 1976
in poi fu vicepresidente della Commissione per l'educazione, la scienza e la
cultura dell'Unione Sovietica. Nel 1982 divorziò dal primo marito Andrijan
Grigor'evič Nikolaev per sposarsi con Jurij Šapošnikov, del quale è rimasta
vedova nel 1999. Nel 1994 venne nominata dal governo russo direttrice del
"Centro russo per collaborazione internazionale culturale e
scientifica".
Nel 2007, in un'intervista, la Tereškova ha deciso di
rivelare per la prima volta alcuni drammatici retroscena del suo primo volo
orbitale. Il 7 febbraio 2014 ha partecipato alla cerimonia di apertura delle
Olimpiadi invernali di Sochi 2014 portando, insieme ad altre 7 personalità
russe, la bandiera olimpica. Valentina Tereshkova resta dunque una figura che
segna, per il grande pubblico, la storia delle imprese spaziali. E' il suo nome
che si affianca a quelli di Yuri Gagarin e di Neil Armstrong.
A cura di Sisto Massimiliano.
A cura di Sisto Massimiliano.
Nessun commento:
Posta un commento