martedì 31 luglio 2018

Un binomio inscindibile: Molfetta ed il mare.



Il mare, binomio inscindibile con la nostra amata Molfetta. Il mare è stato da sempre fonte di sostentamento e allo stesso tempo di pianto da parte dei nostri avi e non solo. Ecco tornarmi alla mente la tragica vicenda irrisolta del Francesco Padre, di quanto dolore ha provocato negli animi di tutti noi molfettesi. Il mare, nel tempo e nei secoli è stato luogo di scontro tra grandi flotte e grandi battaglie che si sono combattute su di esso. 

Dalle Repubbliche Marinare sino ad arrivare ai tragici facci avvenuti nella seconda guerra mondiale con interi bastimenti militari colati a picco con i loro equipaggi per effettuare atti di puro eroismo per la nostra amata patria. 
Il mare, luogo di speranze, se si pensa ai commerci, e agli scambi culturali che grazie ad essi si possono espletare: Il mare quindi come ponte tra le culture e lo notiamo ancora oggi quando intere famiglie lasciano tutto per venire qui da noi in Europa attraversando via mare quella distanza che li porterà in un posto di sicuro benessere. 

Ricordiamo che proprio quel mare ha visto partire tanti molfettesi per la volta delle Americhe o dell’Australia per trovare un lavoro che qui mancava e ancora quel mare, quell’oceano li divide dalla loro madrepatria. Ma non sempre il mare ci fa legare i bei ricordi come punto di incontro o di scontro, alle volte il mare è quasi strafottente, imprevedibile irascibile se si vuole. Penso a quel bambino profugo siriano che non più di un anno fa è stato abbandonato sulla spiaggia esanime dalle onde di quel mare che avrebbe potuto offrirgli un futuro migliore. 

Il mare ancora luogo conteso per il suo pescato e per le ricchezze che esso nasconde: penso ai pescatori che giornalmente lasciano il nostro porto con lo sguardo rivolto al Santuario della Madonna dei Martiri per portare la giusta ricompensa per le loro fatiche alle proprie famiglie. Il mare amico e nemico e rammento ciò che è avvenuto qualche anno fa in Indonesia o in Giappone con gli tsunami che ha spazzato via per chilometri, interi villaggi e persino una centrale nucleare. Il mare luogo inatteso, mobile e volubile. 

Il mare luogo di amore e odio per quanti baci ha visto nelle chiare notti d’estate semmai col riflesso della luna in esso specchiata o quante lacrime nel rumore assordante del suo sciabordio sono state con lui versate facendo da mesto compagno e testimone della tragedia personale di questo o quello. Il mare, binomio inscindibile con la nostra amata Molfetta.

A cura di Massimiliano Sisto.

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