Il mare, binomio inscindibile con
la nostra amata Molfetta. Il mare è stato da sempre fonte di sostentamento e
allo stesso tempo di pianto da parte dei nostri avi e non solo. Ecco tornarmi
alla mente la tragica vicenda irrisolta del Francesco Padre, di quanto dolore
ha provocato negli animi di tutti noi molfettesi. Il mare, nel tempo e nei
secoli è stato luogo di scontro tra grandi flotte e grandi battaglie che si
sono combattute su di esso.
Dalle Repubbliche Marinare sino ad arrivare ai
tragici facci avvenuti nella seconda guerra mondiale con interi bastimenti
militari colati a picco con i loro equipaggi per effettuare atti di puro
eroismo per la nostra amata patria.
Il mare, luogo di speranze, se si pensa ai
commerci, e agli scambi culturali che grazie ad essi si possono espletare: Il
mare quindi come ponte tra le culture e lo notiamo ancora oggi quando intere
famiglie lasciano tutto per venire qui da noi in Europa attraversando via mare
quella distanza che li porterà in un posto di sicuro benessere.
Ricordiamo che
proprio quel mare ha visto partire tanti molfettesi per la volta delle Americhe
o dell’Australia per trovare un lavoro che qui mancava e ancora quel mare,
quell’oceano li divide dalla loro madrepatria. Ma non sempre il mare ci fa
legare i bei ricordi come punto di incontro o di scontro, alle volte il mare è
quasi strafottente, imprevedibile irascibile se si vuole. Penso a quel bambino
profugo siriano che non più di un anno fa è stato abbandonato sulla spiaggia
esanime dalle onde di quel mare che avrebbe potuto offrirgli un futuro
migliore.
Il mare ancora luogo conteso per il suo pescato e per le ricchezze
che esso nasconde: penso ai pescatori che giornalmente lasciano il nostro porto
con lo sguardo rivolto al Santuario della Madonna dei Martiri per portare la
giusta ricompensa per le loro fatiche alle proprie famiglie. Il mare amico e
nemico e rammento ciò che è avvenuto qualche anno fa in Indonesia o in Giappone
con gli tsunami che ha spazzato via per chilometri, interi villaggi e persino
una centrale nucleare. Il mare luogo inatteso, mobile e volubile.
Il mare luogo
di amore e odio per quanti baci ha visto nelle chiare notti d’estate semmai col
riflesso della luna in esso specchiata o quante lacrime nel rumore assordante
del suo sciabordio sono state con lui versate facendo da mesto compagno e
testimone della tragedia personale di questo o quello. Il mare, binomio
inscindibile con la nostra amata Molfetta.
A cura di Massimiliano Sisto.
A cura di Massimiliano Sisto.
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