Siamo nell'ottocento, si narrava che un contadino blasfemo e
senza ritegno osò sbeffeggiare la processione delle anime e con fare tronfio
disse agli avventori della taverna dove era solito sostare che la processione
delle anime non fosse vera e che lui avrebbe sfatato questa storia.
Così la
notte tra il 1 e il 2 novembre volle andare al cimitero per rendicolizzarne il
mito, ma il giorno seguente all’apertura del cimitero lo ritrovarono lungo la
strada che portava alla chiesa di Santa Margherita con la testa fracassata e
gli occhi fuori dalle orbite.
Verità o suggestione?
A cura di Sisto Massimiliano.
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