Nella Cattedrale di Santa María
de la Asunción a Coria in Spagna si trova una delle reliquie di particolare importanza
nella preparazione al mistero della morte e resurrezione del Signore ovvero la
Sacra Tovaglia su cui Gesù consumò l’Ultima Cena.
San Luca nel suo Vangelo
descrive così la fase di preparazione dell’Ultima Cena (Luca 22, 7-13) “Venne
il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la Pasqua. Gesù mandò
Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi, perché possiamo
mangiare la Pasqua». Gli chiesero: «Dove vuoi che prepariamo?». Ed egli rispose
loro: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca
d'acqua; seguitelo nella casa in cui entrerà. Direte al padrone di casa:
"Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i
miei discepoli?". Egli vi mostrerà al piano superiore una sala, grande e
arredata; lì preparate». Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e
prepararono la Pasqua.”.
L’Ultima Cena fu consumata da Gesù con gli apostoli
nel Cenacolo nella zona del Monte Sion a Gerusalemme, per gli ebrei del tempo
era di obbligo mangiare la Pasqua con
due lunghe tovaglie una che era normalmente base dell’altra e che aveva colori
neutri tipo il bianco e l’altra adornata con fantasie rituali intessute.
Orbene
la Sacra Tovaglia è una reliquia che risale al primo secolo dopo Cristo ed ha
la medesima lunghezza della Sindone di Torino.
Pertanto la Sindone di Torino
potrebbe essere la prima tovaglia usata nella cena, presa da Giuseppe di
Arimatea per poter seppellire Gesù data l’incombenza dello Shabbat e quindi del
poco tempo che aveva a disposizione per preparare il corpo.
Inoltre ha la
stessa fattura del telo sindonico oltre che i pollini tipici della Palestina ma
questa è una ipotesi trattata dallo studioso statunitense John Jackson.
A cura di Sisto Massimiliano.
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