giovedì 25 ottobre 2018

Racconti dell'orrore molfettesi: La Chiesa di Santa Margherita di Sculcula e l'attuale Cimitero




La chiesa di Santa Margherita distava circa un chilometro in linea d'aria dalla Basilica della Madonna dei Martiri e quando con l'editto napoleonico che decretava che le inumazioni non potevano più farsi nelle chiese, venne scelta quella zona come luogo di sepoltura cittadino.

Esso era un luogo ben lontano dal centro abitato quindi idoneo per questa attività di pietà popolare.

La chiesa di Santa Maria fu costruita nel 1195 ed era una piccola chiesa rurale cui adiacente vi era un campanile che risuonava come le altre chiese l'avemaria e il compieta per quelle povere anime ivi tumulate.

La cappella fu usata come chiesa cimiteriale sino alla costruzione dell'attuale tempio ovvero fino al 1895 quando venne sconsacrata. 


Dal 1925 fu adibita a capanno degli attrezzi e definitivamente demolita nella prima metà del secolo scorso.

L'unico reperto che segna l'esistenza di questa cappella è l'architrave custodito nel Museo Diocesano dove è scolpita la dicitura: "Soli Deo ed Honor ed Gloria" (a Dio Onore e Gloria).
A cura di Sisto Massimiliano

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