La chiesa di Santa Margherita distava circa un chilometro in
linea d'aria dalla Basilica della Madonna dei Martiri e quando con l'editto
napoleonico che decretava che le inumazioni non potevano più farsi nelle
chiese, venne scelta quella zona come luogo di sepoltura cittadino.
Esso era un luogo ben lontano dal centro abitato quindi
idoneo per questa attività di pietà popolare.
La chiesa di Santa Maria fu costruita nel 1195 ed era una
piccola chiesa rurale cui adiacente vi era un campanile che risuonava come le
altre chiese l'avemaria e il compieta per quelle povere anime ivi tumulate.
La cappella fu usata come chiesa cimiteriale sino alla
costruzione dell'attuale tempio ovvero fino al 1895 quando venne sconsacrata.
Dal 1925 fu adibita a capanno degli attrezzi e
definitivamente demolita nella prima metà del secolo scorso.
L'unico reperto che segna l'esistenza di questa cappella è
l'architrave custodito nel Museo Diocesano dove è scolpita la dicitura:
"Soli Deo ed Honor ed Gloria" (a Dio Onore e Gloria).
A cura di Sisto Massimiliano
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