Nel capitolo 19 versetto 1 del
Vangelo di Giovanni si legge: “Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.”
Proprio la reliquia inerente la colonna dove Gesù presumibilmente fu flagellato è quella di cui
voglio parlare: è quella che si trova nella Basilica di
Santa Prassede a Roma al Rione Monti, fu portata dal Cardinale Giovanni
Colonna come bottino della sesta crociata il 1 febbraio 1223 e posta nel
sacello di San Zenone sino al 1699 per poi essere spostata sempre in Santa
Prassede ma nell’attuale ubicazione.
Si tratta di una colonna alta circa 63
centimetri e con un diametro del fusto variabile: infatti alla base misura 40
centimetri e alla sommità 20, ma nel punto più stretto è di soli 13 centimetri.
Della colonna la cui veridicità storica è ancora da dimostrare, ne parlano i
quattro vangeli sinottici, essa era presente anche nella Casa di Caifa che era
il Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme e quindi in realtà non si sa se Gesù subì una prima flagellazione prima del processo fatto in casa di Caifa e
successivamente quella indicata dalle scritture.
Indipendentemente da questo, è
da notare che la colonna inizia a configurarsi come reliquia a partire
dall’Alto Medioevo, quando iniziarono a circolare frammenti della colonna in
tutta Europa, fatto questo che portò a sviluppare il movimento dei Flagellanti
in tutto l’Occidente cattolico.
La colonna in questione è quella presente nella
Casa di Caifa e non già quella del Sinedrio romano ovvero quella usata prima della condanna di Gesù.
Nell'interno della Basilica di Santa Prassede La Sacra Colonna
della flagellazione di Gesù è conservata all'interno di una edicola-reliquiario
in bronzo realizzata nel 1898 su disegno di Duilio Cambellotti.
A cura di Sisto Massimiliano.
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