sabato 29 settembre 2018

Le reliquie della Passione tra storia e fede: la Sacra Colonna.



Nel capitolo 19 versetto 1 del Vangelo di Giovanni si legge: “Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.” 
Proprio la reliquia inerente la colonna dove Gesù presumibilmente fu flagellato è quella di cui voglio parlare:  è quella che si trova nella Basilica di Santa Prassede a Roma al Rione Monti, fu portata dal Cardinale Giovanni Colonna come bottino della sesta crociata il 1 febbraio 1223 e posta nel sacello di San Zenone sino al 1699 per poi essere spostata sempre in Santa Prassede ma nell’attuale ubicazione. 
Si tratta di una colonna alta circa 63 centimetri e con un diametro del fusto variabile: infatti alla base misura 40 centimetri e alla sommità 20, ma nel punto più stretto è di soli 13 centimetri. 
Della colonna la cui veridicità storica è ancora da dimostrare, ne parlano i quattro vangeli sinottici, essa era presente anche nella Casa di Caifa che era il Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme e quindi in realtà non si sa se Gesù subì una prima flagellazione prima del processo fatto in casa di Caifa e successivamente quella indicata dalle scritture. 

Indipendentemente da questo, è da notare che la colonna inizia a configurarsi come reliquia a partire dall’Alto Medioevo, quando iniziarono a circolare frammenti della colonna in tutta Europa, fatto questo che portò a sviluppare il movimento dei Flagellanti in tutto l’Occidente cattolico.
La colonna in questione è quella presente nella Casa di Caifa e non già quella del Sinedrio romano ovvero quella usata prima della condanna di Gesù. 
Nell'interno della Basilica di Santa Prassede La Sacra Colonna della flagellazione di Gesù è conservata all'interno di una edicola-reliquiario in bronzo realizzata nel 1898 su disegno di Duilio Cambellotti.


A cura di Sisto Massimiliano.

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