venerdì 28 settembre 2018

Le reliquie della Passione tra storia e fede: la Basilica del Santo Sepolcro e il Fuoco Santo.



La Basilica del Santo Sepolcro è una basilica cristiana che racchiude il monte Golgota dove avvenne la crocifissione, il Sepolcro di Cristo e la pietra dove venne preparato il corpo di Gesù per la sepoltura. 

La sua costruzione avvenne dopo che sant’Elena nel viaggio da lei fatto a Gerusalemme trovò, facendo spostare delle macerie le reliquie riguardanti la Crocefissione di Gesù. 
Sin dalle cronache di Socrate Scolastico che da quelle di Eusebio da Cesarea si ritrae che i cristiani di Gerusalemme venerassero quel luogo, anche dopo la costruzione del Tempio di Adriano. 
La chiesa fu iniziata ad essere costruita nel 335 d.C.. Da numerosi studi condotti da eminenti professori si ritiene che il luogo dove oggi sorge la basilica possa essere presumibilmente quello della crocifissione perché esso era comunque posto al di fuori delle mura cittadine di Gerusalemme ai tempi del Cristo.

 La storia della Basilica è molto travagliata perché la prima chiesa venne distrutta a seguito di una rivolta che gli ebrei perpetrarono contro i romani e questi ultimi rasero al suolo Gerusalemme e nei siti dove sorgevano i templi sacri ad ebrei e ai cristiani l’imperatore ordinò che venissero eretti templi pagani. 
Nel Concilio di Nicea il vescovo Macario chiese a  Costantino la demolizione dei templi pagani e di poter riedificare la Chiesa, permesso che ottenne e durante lo scavo Elena madre di Costantino ritrovò le reliquie della Santa Croce ed altri segni della Passione di Gesù. 
Così Costantino volle una grande Basilica che racchiudesse i luoghi simboli della Passione e Morte del Signore. La chiesa fu inaugurata il giorno della Esaltazione della Santa Croce nel 335. Nel 614 l’edificio fu danneggiato a seguito della avanzata araba e la Santa Croce cadde in mano mussulmana. 

Nel 630 fu riedificata a seguito della presa da parte dell’esercito bizantino della Città Santa, la Santa Croce venne portata a Costantinopoli.
 Ma nel 638 cadde nuovamente sotto il controllo mussulmano, allora il Patriarca di Gerusalemme Sofronio prima dell’ingresso nella città del Califfo Omar chiese attraverso una lettera a lui indirizzata di non uccidere i cristiani e lasciarli professare la propria religione e che i luoghi santi venissero mantenuti come luoghi di culto cristiani. E così avvenne. 
La seconda chiesa fu distrutta a seguito di un terremoto nel 746, il restauro avvenne nell’810 ma ecco che nel 966 un incendio bruciò le volte e le porte della chiesa. 
Nel 1009 il Califfo Hakim bi-Amr Allah, decise di distruggere completamente la chiesa dalle fondamenta ma nel 1048 ci fu un accordo con il Califfo e l’imperatore Costantino IX grazie al quale furono erette delle piccole cappelle in prossimità dei luoghi di memoria mentre nel XII secolo venne ricostruita la basilica a seguito della presa da parte dei Crociati dei luoghi santi diventando dopo la costruzione sede del Patriarcato latino. 

La città e la chiesa poi ripassarono sotto il controllo mussulmano per poi sotto Federico II di Svevia ritornare cristiane e ripassare nel 1244 in mano mussulmana. 
I francescani cui fu affidata al Custodia del luogo santo la restaurarono nel 1555 ma un nuovo incendio nel 1808 danneggiò la struttura provocando il crollo della cupola interna, un nuovo incendio divampò nel 1840 e solo nel 1959 fu restaurata mentre nel 1994/1997 avvenne il restauro della cupola. 
Nel 1847 Papa Pio IX ricostituì il Patriarcato latino in Gerusalemme eleggendo la Basilica del santo Sepolcro come Basilica Patriarcale cui il Patriarca latino aveva la cattedra. Ma nel 1852 per decreto ottomano venne riconosciuto ai Greci – ortodossi i diritti sulla chiesa e questi elessero a loro volta sede Patriarcato ortodosso cui il Patriarca pose la propria cattedra spodestando di fatto i cattolici.


 Questo editto chiamato Statu Quo fu posto in essere per evitare gli scontri diretti tra cattolici e ortodossi ma anche per consentire ad altre chiese di poter ivi celebrare. Inoltre per evitare scontri tra le fazioni cristiane con editto del Califfo Saladino la chiave della chiesa fu consegnata a due famiglie mussulmane Nusayba e Ghudayya, in quanto neutrali, sono custodi della chiave dell'unico portone di ingresso, sul quale nessuna Chiesa ha diritto, sin dal 1182. 

A sottolineare lo status quo vi è la cosidetta scala inamovibile, che è una scala in legno lasciata da un muratore il giorno dell’entrata in vigore dello Statu Quo. 
Uno degli eventi eccezionali che avviene il giorno del Sabato Santo nella celebrazione di Pasqua officiata dal Patriarca Ortodosso di Gerusalemme è quello del Fuoco Santo, un fuoco che non brucia chi lo tocca, questo evento miracoloso dura per 30 minuti, e si accende all’interno del Sepolcro inspiegabilmente, questo evento si è verificato sin dai tempi delle Crociate.

 E’ un Mistero oltre che un miracolo sconosciuto e poco pubblicizzato nella Chiesa latina occidentale.
A cura di Sisto Massimiliano

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