La statua della Madonna dei Martiri fu consacrata da Mons.
Costantini nel 1840, ma la sagra a mare iniziò 6 anni dopo copiando quella di
San Nicola che già si svolgeva.
L’immagine era trasportata su di una coppia di
bilancelle su cui era allestito un palco dove adagiare il simulacro della
Vergine e far salire i frati minori suoi custodi oltre che i parenti degli
armatori e coloro che svolgevano il rito dei tuffi.
Le due bilancelle estratte
a sorte poi erano trainate da otto barche a remi.
Una tradizione voleva che le
ciurme di tutte le paranze molfettesi il giorno 6 settembre uscivano in mare
per pescare il pesce che l’indomani mattina si sarebbe dovuto vendere fresco in
onore della Vergine.
Mentre la sera o il giorno seguente la festa della Madonna
dei Martiri i pescatori solevano uscire in mare per pescare "u scapézzòne dè la
Mèdònne", ossia facevano una o più calate di reti il cui pescato era da
dividersi tra tutti i componenti dell’equipaggio e quindi non destinato alla
vendita come momento di comunione ma soprattutto di ringraziamento alla Vergine.
A cura di Sisto MassimilianoChiunque volesse pubblicare qualcosa inerente storia e cultura, anche delle città, potrà fare pervenire il suo contributo attraverso l'indirizzo di posta elettronica: molfettascorci@libero.it. Saremmo lieti di pubblicarlo.
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