mercoledì 18 marzo 2020

I Racconti della Passione: Sabato Santo, Finale a sorpresa.



Prima della riforma liturgica del "Novus Ordo" del 1956 con cui veniva riformata l'intera liturgia dei riti della Settimana Santa, succedeva che la processione della Pietà usciva alla mezzanotte del Sabato Santo per sfilare per due terzi nel buio della notte e solo per un terzo di giorno abbracciando la Pasqua che era annunciata con lo scampanio delle campane.

Tale melodia partendo dalla Cattedrale poi si propaga in tutta la città.

Per circa una decina di volte era accaduto che nel regno del Vescovo Pasquale Gioia a seguito dei tesi rapporti che questi aveva verso le confraternite e i riti esterni qualcosa non aveva funzionato. 

Infatti si ricorda che una volta mentre la Pietà si stesse ritirando con alle due ali le statue che l'accompagnavano, sotto le struggenti note dello "Stabat Mater", si avviava portata dai sacerdoti per la ritirata, quando successe l'inverosimile: fu annunciata la Pasqua con lo scampanio.

 Così la Pietà dovette letteralmente essere caracollata nella Chiesa del Purgatorio perchè quella immagine ormai strideva con il gaudio e la festa ancor più accentuato dal fatto che persino la banda cittadina aveva lasciato di intonare quella marcia funebre per suonare l'inno reale ed altre marcette; alla gente poco interessava adesso che vi fosse ancora lì l'immagine della Madre col Figlio esanime in strada. 

Così la Pietà fu ceduta ai portatori che facendosi largo tra due ali di folla festante rovinosamente la portarono in chiesa chiudendo il portone ma lasciando le altre immagini fuori quasi fossero spettatori di un dramma consumato. Solo dopo essersi calmate le acque queste furono portate all'interno del tempio sacro. Era terminato un altro Sabato Santo ma con sorpresa! 



Tratto dal libro "Diario per la Confraternita della Morte"scritto da Orazio Panunzio 

A cura di Sisto Massimiliano

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