Santa Maria Maddalena uscita nella processione del 1928 |
Giovedi' Santo. Come ogni giovedì santo è tradizione dopo la
Messa in Cenae Domini girare per i "Sepolcri"ma il 28 marzo del 1929
fu un anno particolare.
Infatti quel giorno era aperta una Chiesa che non
piu'lo era da ormai oltre un secolo, ed in quel giorno vedeva dischiudersi
l'uscio per attirare e far mirare nel suo interno sia le sue opere d'arte che
le statue della passione: La chiesa di Santa Maria del Pianto o meglio nota col
titolo della Morte.
Qui in quell'anno nel primo cimitero cittadino dopo vario tempo si e' iniziata una
nuova pratica ossia quella di deporvi i simulacri che mai piu' sarebbero piu'
usciti in processione perche' sostituiti da quelle care immagini che noi tutti conosciamo.
In quell'anno fu portata la nuova statua
di Maria di Maddalena che risultava stridere rispetto alle altre in posizione
eretta. Amministratore pro-tempore della diocesi era Mons. Pasquale Gioia.
Il
Reverendissimo Vescovo impose che le statue che dovevano portarsi in
processione dovevano essere tutte statue di legno, ed evidentemente il nostro
scultore Giulio Cozzoli non lo lavorava.
Cosi' si decise di fare fare un
bozzetto della nuova immagine in sostituzione del Calvario al Cozzoli ma di
farla realizzare da Ortisei.
Santa Maria Maddalena uscita in processione sino al 1954 |
Cosi' fu fatto, e la nuova Maddalena prese parte
alla processione di quell'anno e fu esposta anche nel Sepolcro artistico.
Intanto due bontemponi si affacciarono all'uscio della chiesetta e videro la
bella Maddalena seduta al centro del tempietto ed iniziarono quasi a
schernirla, intanto stava uscendo una donna anziana che con fare seccato
guardo' laconicamente i due visitatori che con la loro presenza avevano rotto
la sacralita' del momento, e disse con un filo di voce passando affianco a
quegli: "Due volte sciagurati".
Tratto dal libro "Diario per
la Confraternita della Morte"scritto da Orazio Panunzio
A cura di Sisto Massimiliano
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