martedì 10 marzo 2020

I racconti della Passione: La Maddalena derisa. 28 marzo 1929.


Santa Maria Maddalena uscita nella processione del 1928 

Giovedi' Santo. Come ogni giovedì santo è tradizione dopo la Messa in Cenae Domini girare per i "Sepolcri"ma il 28 marzo del 1929 fu un anno particolare. 
Infatti quel giorno era aperta una Chiesa che non piu'lo era da ormai oltre un secolo, ed in quel giorno vedeva dischiudersi l'uscio per attirare e far mirare nel suo interno sia le sue opere d'arte che le statue della passione: La chiesa di Santa Maria del Pianto o meglio nota col titolo della Morte. 
Qui in quell'anno nel primo cimitero cittadino dopo vario tempo si e' iniziata una nuova pratica ossia quella di deporvi i simulacri che mai piu' sarebbero piu' usciti in processione perche' sostituiti da quelle care immagini che noi tutti conosciamo. 
In quell'anno fu portata la nuova statua di Maria di Maddalena che risultava stridere rispetto alle altre in posizione eretta. Amministratore pro-tempore della diocesi era Mons. Pasquale Gioia. 
Il Reverendissimo Vescovo impose che le statue che dovevano portarsi in processione dovevano essere tutte statue di legno, ed evidentemente il nostro scultore Giulio Cozzoli non lo lavorava. 
Cosi' si decise di fare fare un bozzetto della nuova immagine in sostituzione del Calvario al Cozzoli ma di farla realizzare da Ortisei. 
Santa Maria Maddalena uscita in processione sino al 1954

Cosi' fu fatto, e la nuova Maddalena prese parte alla processione di quell'anno e fu esposta anche nel Sepolcro artistico. 
Intanto due bontemponi si affacciarono all'uscio della chiesetta e videro la bella Maddalena seduta al centro del tempietto ed iniziarono quasi a schernirla, intanto stava uscendo una donna anziana che con fare seccato guardo' laconicamente i due visitatori che con la loro presenza avevano rotto la sacralita' del momento, e disse con un filo di voce passando affianco a quegli: "Due volte sciagurati".


Tratto dal libro "Diario per la Confraternita della Morte"scritto da Orazio Panunzio

A cura di Sisto Massimiliano


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