La leggenda narra che 62
marinai baresi in competizione con Venezia progettarono il furto delle reliquie
da Myra in Italia.
La necessita' della traslazione fu dovuta essenzialmente a
motivi legati all'avanzata turca in territorio bizantino. Infatti prima che
avvenne la presa di Myra ad opera turca i marinai baresi tra cui i sacerdoti
Lupo e Grimoldo uniti all'armatore Dottula partirono per Myra e con una scusa
entrarono nella Chiesa dove erano custodite le reliquie del Metropolita, e
senza spargere sangue aprirono la cripta sotto l'altare e videro che le ossa
erano poste in modo ordinato tutte avvolte dalla Sacra Manna profumata del
santo che ancora oggi viene raccolta attraverso un sistema di tubi che e'
presente sotto l'altare ortodosso della cripta della Basilica di San Nicola di
Bari in Bari.
Cosi' l'8 maggio del 1087 avendo preso le reliquie arrivarono in Bari
di notte e subito corsero a chiamare il Vescovo e l'Abate Elia, fu infatti Elia che
accolse di fatto le reliquie sulla spiaggia di Bari.
Una volta in città le
reliquie divennero motivo di diatriba sulla loro collocazione definitiva,
alcuni volevano porle nella Chiesa Cattedrale altri in quella di San Michele
cosi' fu deciso dai buoi dove conservarle.
I buoi quindi decisero di dirigersi verso
la chiesa di San Michele in Bari e qui restarono sino a quando fu nominato
Vescovo l'Abate Elia che decise la costruzione della splendida Basilica che
ancora si staglia sulla città di Bari.
La nuova basilica fu consacrata da Papa
Urbano II che pose sotto l'altare della cripta le Sante Reliquie di san Nicola
tutt'oggi venerate sia dai cristiani d'occidente che da quelli di oriente.
La
spedizione barese come detto era stata decisa in competizione a quella
veneziana, infatti stiamo parlando del 1087 quindi in pieno medioevo e in ogni
città sopratutto quelle piu' importanti volevano legare il loro nome a quello di importanti santi per attivare i lucrosi pellegrinaggi che avrebbero dato impulso economico, e Bari essendo un porto commerciale
importante quale crocevia dei carichi che salivano dall'oriente e che venivano
poi trasportati in tutto l'impero bizantino peninsulare italiano, non volle essere da meno.
Invero nella chiesa di San Nicolò a Venezia Lido sono custodite alcune reliquie di San Nicola trafugate dai marinai veneziani dopo che quelli baresi avevano prelevato dalla cripta della chiesa di Myra il corpo del santo, trattasi comunque di frammenti ossei che trasudano anch'essi la Santa Manna.
Invero nella chiesa di San Nicolò a Venezia Lido sono custodite alcune reliquie di San Nicola trafugate dai marinai veneziani dopo che quelli baresi avevano prelevato dalla cripta della chiesa di Myra il corpo del santo, trattasi comunque di frammenti ossei che trasudano anch'essi la Santa Manna.
A cura di Sisto Massimiliano
Foto di Giuseppe Roppo
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