martedì 25 febbraio 2020

La Processione della Croce: l'inizio della Quaresima.



Ecco la mezzanotte, e, dopo i 33 rintocchi nel buio piu’ completo del Borgo medievale si apre la porta della Chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti meglio nota come Purgatorio. 

Viene portata fuori dal sagrato della Chiesa una Croce, che servira’ dopo 5 settimane ad aprire i sacri cortei processionali della Vergine Addolorata e della processione della Pieta’. 

Tutto e’ pronto, si odono ancora i rintocchi del campanone della Cattedrale ed al penultimo di essi, ecco iniziare il mesto motivo che la bassa musica intona: il tite’ ossia u scrummè. 

Poi piano piano si fa spazio tra due ali di folla l’incedere della Croce coi confratelli incappucciati, dell’amministrazione e subito dopo il popolo. Il popolo dietro di essa intona il Vexilla Regis Prodeunt di Venanzio Fortunato. 

Inizia cosi' il giro della processione per le strade prima nel centro antico per andare verso la parte ottocentesca della nostra citta’.
Si ritorna nuovamente nel borgo passando tra le anguste vie cittadine che rimarcano i tragitti delle grandi processioni pasquali per poi fare sosta nella Chiesa di Santo Stefano, che per l’occasione è aperta e dove aspetta intronizzato il simulacro del Cristo Orante nell’Orto dei Getsemani con dinnanzi la Croce dei Misteri illuminata dalle candele e dal profumo di violacciocche che si espande dalla chiesa. 


Ecco, la sosta e’ terminata, quindi il popolo di Dio nel cuore della notte si dirige, costeggiando il Palazzo Vescovile, presso il Calvario dove il Padre Spirituale del venerabile sodalizio, che organizza questa pia pratica penitenziale, indica quelli che sono gli auspici spirituali che il tempo di Quaresima deve offrire al cuore di ognuno degli astanti e non solo; infine dopo qualche preghiera si conclude la processione ritirandosi dalla Chiesa dove era partita. 

Cosi’ si apre il nuovo giorno che ci immette nel Mercoledi’ delle Ceneri che altro non e’ che l’anticamera di cio’ che per i molfettesi e per i credenti vivranno con Settimana Santa.

A cura di Massimiliano Sisto.

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